FRASI

Franco Benaglia ex sindaco di Piacenza: Riproporre la conoscenza di un personaggio singolare e puro come il Ballonaio può essere utile a tutti, anche alle nuove generazioni.

Felice Trabacchi ex partigiano ed ex sindaco di Piacenza: Il Ballonaio era un personaggio da film, come si vedevano al cinematografo, eppure era reale. Durante il periodo in cui militai nella Resistenza ebbi modo di vederlo un paio di volte, in montagna non si parlava d’altri che di lui.

Ernesto Prati ex direttore di Libertà: La storia del Ballonaio è da libro. Il Ballonaio lo vidi una volta a Piacenza. In città durante la guerra si faceva un gran parlare delle sue imprese.

Giulio Cattivelli ex critico cinematografico di Libertà: Volete che non sappia chi era il Ballonaio, sono della sua generazione. Fu esempio di uomo del popolo, che avrebbe trascorso la sua vita nell’anonimato, ma tempi straordinari come la Resistenza gli hanno consentito di diventare un personaggio, un protagonista e un eroe popolare che rimarrà scolpito nella memoria della gente.

Luigi Altrocchi ex direttore del Corriere Padano: Il libro è scritto in uno stile secco. Non può esserci spazio per la retorica. Il lavoro non è volutamente romanzato. I dati e i fatti esigono precisione e chiarezza. Leggendo la storia del Ballonaio, sembra proprio che Ermanno Mariani sia un cronista radiofonico o televisivo che segue e commenta una vicenda che sta accadendo sotto i propri occhi. Nessuna volontà di influenzare il lettore turba la pacata prosa di Mariani, ma la fredda consequenzialità dei fatti oggettivi, alla fine, finisce per depositare nell’animo un grumo di pietà e di partecipazione. Un libro trascinante quello di Ermanno Mariani, concepito come un oscuro viaggio alle radici del male. E pensando alla recentissima storia del mondo la lotta del Ballonaio e la sua tragica morte (chi l’ha tradito? Si domanda l’autore), per chi vuole afferrare il senso della vita non furono inutili.

Maria Chiapponi, storica della Resistenza: Personaggio interessante per la sua impenetrabilità, perchè mostrava molte facce, ma poi alla fine ha mostrato quella vera, quella definitiva 

Carlo Tassi ex onorevole dell’Msi: Un uomo molto guascone, al limite dell’incoscienza e della temerarietà, non certo simpatico ai comandi partigiani.

Nino Beretta consigliere regionale dei Ds: Il Ballonaio fu un mito della mia infanzia e fu l’eroe di molti bambini del dopoguerra.

Antonio Levoni esponente dei ds piacentini: Le ricerche sul Ballonaio di Mariani mi hanno entusiasmato; è tramite la sua passione e la sua volontà che fatti importantissimi compiuti da partigiani piacentini potranno ora rimanere per sempre nella storia, quella vera, quella vissuta tra la vita e la morte, tra gli ideali e l’amicizia, tra l’amore e il coraggio di essere prima di tutto italiani e poi uomini.

Corrado Sforza Fogliani presidente della Banca di Piacenza: La biografia del Ballonaio è un’iniziativa lodevole, da bambino ho udito parlare di lui.

Giuseppe Papagno, docente di storia Moderna all’università di Parma: Un filo doppio legherà per sempre il Ballonaio a Mariani. L’autore della biografia ci ha trasmesso parte di sè stesso. Ha scritto un lavoro imparziale, ma nonostante il grande sforzo, non è riuscito a chiarire alcuni lati oscuri che aleggiano ancora intorno al Ballonaio.

Marzio Pieri ex docente di Letteratura moderna all’università di Parma: Raramente mi sono così  divertito nel leggere un lavoro di uno studente: Mariani è come il Ballonaio, ad entrambi piace fare solo ciò che li diverte. Dopo il Ballonaio non può esserci che Tex Willer.

Giovanni Cordini docente della facoltà di Scienze politiche di Pavia: Tengo ad esprimere consenso a Mariani per il tentativo sicuramente impegnativo, di ricostruzione della complessa e controversa vicenda storica ed umana esposta in questo lavoro.

Paolo Corsini docente di Storia contemporanea all’università di Parma e sindaco di Brescia: La storia del Ballonaio si legge molto volentieri è una storia per bambini.

Daniele Marchesini ex docente di Storia dell’Italia contemporanea all’università di Parma: Mi piacerebbe sapere quali sono state le ragioni che hanno spinto Mariani a scrivere di un personaggio simile e soprattutto dove lo è andato a scovare.  

Giuseppe Prati ex comandante partigiano della divisione Valdarda: Il Ballonaio era un megalomane, ma un uomo prezioso per la Resistenza.

Fausto Cossu ex comandante partigiano della divisione “Piacenza”: Il Ballonaio fu un mio partigiano, era un eroe scanzonato, non conosceva la paura, per la gente era una specie di Robin Hood.

Carmelo Giuffrè ex comandante partigiano del piacentino: Il Ballonaio appartiene ad una categoria di combattenti emblematici. Era un giovane pieno di entusiasmo, cresciuto in un ambiente particolare, un Masaniello. Aveva un grande ascendente, era intelligente e con la sua astuzia ha messo tutti nel sacco, anche Mussolini e il suo ministro.

Cesare Pozzi ex comandante della Prima brigata Matteotti nell’Oltrepò pavese: Lo conobbi un giorno di agosto del ‘44 a Rocca d’Olgisio. Il suo immediato ribellarsi alle prepotenze nazifasciste, l’eco del suo coraggio, della sua audacia, delle sue azioni rapide e precise sul terreno avversario, era già giunto nell’Oltrepò pavese, sicchè fu per me piacevole sentirle raccontare dal protagonista, generosamente prolisso e con un punta di spavalderia com’era nel suo carattere. Fraternizzammo, aveva 24 anni, sei meno di me e provai subito per quel giovane viva simpatia che sono certo, esisteva da parte sua nei miei confronti.

Alla guerriglia, come si interpretava la Resistenza, fatta soprattutto di colpi di mano, rapidi, portati la dove, come e quando il nemico meno se lo aspetta, uomini come il Ballonaio erano necessari e lui vi si identificava sfogando tutto il suo temperamento di ribelle.  

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